sabato 28 aprile 2012

Recensione


Pur con alcune contraddizioni tipiche delle trasformazioni repentine, il Comune di Susegana oggi è un territorio moderno, tra i più ricchi del Nordest, trasformatosi da terra di emigranti a destinazione dei nuovi flussi migratori, da paese agricolo a realtà caratterizzata dalla prevalenza di terziario e industria.
Cosa c’era alla base di questa elevata vitalità artigianale ed industriale per il nostro territorio nel corso degli anni Sessanta e Settanta? 
Quali furono i fattori che consentirono un’inversione dei ruoli, da agricolo a industriale, nella dinamica economica di Susegana? 
Quali sono state le conseguenze demografiche e paesaggistiche? 
Quali le conquiste sociali ottenute?
Quali infine saranno le prospettive per l’economia trevigiana?
Questo lavoro concentra l’attenzione su un arco di tempo (1950 – 1970) sufficientemente ampio da poter inquadrare i suddetti fenomeni in relazione alle caratteristiche del sistema economico precedente a questo periodo, esclusivamente agricolo. 
Il libro di Rudy Bortoluzzi è un tentativo per stimolare delle curiosità nelle giovani generazioni per conoscere la recente storia locale di Susegana e gli eventi che l’hanno caratterizzata, e per guardare al futuro.

lunedì 9 aprile 2012

Albino Luciani il papa degli umili

Carissimi sacerdoti,

parecchi ormai me l'avete detto: i nostri paesi stanno trasformandosi! La emigrazione, allargatasi d'improvviso e con un raggio assolutamente impensato (700 emigranti in una sola parrocchia), assume aspetti d'incendio con vampe morali sinistre. L'industria galoppa; capannoni si aggiungono a capannoni non solo a Conegliano, a Vittorio Veneto, ma in tanti altri centri; sempre più numerose le maestranze, più lunghe le file di moto che mattino e sera portano i giovani al lavoro, più frequenti e vivaci le questioni sindacali. La stessa agricoltura cambia volto: le macchine rendono inutili migliaia di braccia; i figli dei contadini frequentano le scuole medie a frotte; radio e televisione spalancano finestre enormi su un mondo sinora ignorato e adesso presentato vicinissimo ad occhi che guardano sbarrati di meraviglia, pronti a tutto registrare, fotografare e, purtroppo, copiare.*

Breve estratto dell’appello che l’allora vescovo di Vittorio Veneto, Albino Luciani, rivolse ai sacerdoti in preparazione all’incontro di studio di tre giorni sui temi dell’industria, dell’agricoltura e dell’emigrazione, tenutosi nel giugno del 1959.